I nuovi schiavi

I nuovi schiaviI nuovi schiavi, ovvero la ricerca della felicità dentro un cesto dell’immondizia.

Alzati, vai al lavoro, palestra, torna al lavoro, fatti trattenere fino a tardi, torna a casa, mangia, dai una mano, addormentati davanti alla  TV. REPEAT.

Ecco, questo schema in questi giorni ti pesa un po’. Sarà la primavera, sarà la stanchezza o la voglia di passare un po’ più tempo a casa ma alzare il bottom dal letto alla mattina in questi giorni è veramente pesante.

E ti chiedi se davvero non c’è un modo per trovare una stada a metà via tra il lavorare millemila ore al giorno per uno stipendio da fame e il non lavorare e fare la fame. Tipo lavorare un po’ meno ore sempre per uno stipendio da fame ma almeno avere un po’ di tempo.

E allora ti sei dato ai curricoli.

Siccome sei anziano (ma poco, mica così tanto), ai tuoi tempi gli amici laureati si contavano sulle dita di una mano. Siccome hai sempre condotto una vita ROCK e l’ordine costituito ti è sempre stato nemico, alla voce “titolo di studio” puoi mettere semplicemente CARTA DA CULO.

Ottimo modo per iniziare.

Fa sorridere il fatto che l’unico lavoro che veramente ti piaceva fare è quello che hai fatto per meno tempo, vai tu a capire come funziona la vita…

Il passo successivo è rompere le scatole a tutti quegli amici che fanno un lavoro minimamente interessante/stimolandivertente.

“oh ma da te cercano? Ti lascio il curricolo?”

“Sì, lasciamelo, così vieni al mio posto che me ne voglio andare anche io”.

Tutti. Nessuno escluso. Dunque, o è una risposta standard o non esiste più nessuno felice del suo lavoro.

Lascia un commento