L’ora della pappa

L'ora della pappaL’ora della pappa, negli ultimi giorni è divenuto un momento complicato.

Seppia ha ormai passato la veneranda età di 15 mesi. (Maledizione.. Sei diventano anche tu un contamesi, categoria che hai sempre disprezzato…)

Seppia, dicevi, ha ormai un anno e tre mesi (meglio) ma ancora le poppe le piacciono un sacco ( chiamala scema).

Quindi siete lì, tutti e tre a condivider il desco e lei assaggia, per carità, assaggia di tutto, poi si gira verso di LEI e la apostrofa “madre, gradirei alquanto poter suggere del delizioso nettare secreto dalle vostre ghiandole mammarie” – o, più volgarmente, “tetta!”.

Essendo ormai vicina all’età della laurea questo atteggiamento preoccupa LEI che ha paura di sbagliare qualcosa/forse dovrei negargliela/sono unamadredimmè.

In realtà Seppia ha già le sue preferenze alimentari, che sono poi quelle del genitore più peloso (sono io, precisiamolo).

Infatti va matta per formaggi, carne (quando vede una salsiccia subito la punta e dice “giggia! Gnomm gnomm gnomm) prosciutto, ma anche yogurt e fruttine frullate e di quelle ne mangerebbe a tonnellate, alla faccia della mamma ex-vegetariana.

Ma poi ci sono i giorni in cui anche queste cose non le generano interesse, quindi ci si lascia prendere dalla paura. “saranno i denti? In sti giorni sbava come un boxer assetato” “forse ha mal di pancia”…

Appena hai raggiunto l’apice della preocupazione, TAC! ti stupisce mangiando più di te e dando anche due morsetti al tavolo tanto per gradire. Ma nel foglietto delle istruzioni questo genere di comportamento non è mica spiegato, allora ti affidi all’internet dove dicono che se gioca e ride sta bene.

E lei giocare e ridere lo fa volentieri, anche se quasi mai assieme. Giocare richiede concentrazione, non è mica una cosa da ridere!!

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